Raddrizzaspalle: quando serve, quanto usarlo, vantaggi e svantaggi
“Tieni la schiena dritta, che sei tutto storto!”
Quante volte abbiamo sentito questa frase? Seduti al tavolo, stesi sul divano… Col tempo, poi, abbiamo imparato che, in effetti, mantenere una postura scorretta provoca mal di schiena. Molti l’hanno scoperto durante la quarantena, dopo le lunghe ore trascorse lavorando sul letto o su una sedia non ergonomica, oppure a causa di uno stile di vita sedentario.
Per questo, sempre più persone si trovano a combattere problemi di postura e i fastidi ad essi correlati, e il raddrizzaspalle viene indicato come un alleato prezioso per correggere la postura.
Vedremo, però, come in realtà abbia i suoi pro e i suoi contro, e come, da solo, il raddrizzaspalle non possa essere la soluzione per la postura scorretta.
Indice
- Vantaggi del raddrizzaspalle
- Svantaggi del raddrizzaspalle
- Quando è appropriato indossare un raddrizzaspalle?
- Esempi di esercizi e attività complementari per migliorare i risultati
- Dove acquistare un raddrizzaspalle
Vantaggi del raddrizzaspalle
Il raddrizzaspalle è diventato un dispositivo ortopedico sempre più popolare, soprattutto in quanto facile da indossare e da portare sotto i vestiti di tutti i giorni. Sicuramente, ha una serie di vantaggi che possono portare a notevoli miglioramenti nella salute e nel benessere generale. Tra questi ricordiamo:
- L’aiuto nella correzione della postura, contribuendo a ridurre la curvatura e la tensione muscolare e a ripristinare una postura più eretta e bilanciata
- L’alleviamento del mal di schiena dovuto da postura scorretta o uno squilibrio muscolare
- La prevenzione di problemi futuri, in quanto aiuta a mantenere la postura corretta
- L’aumento della consapevolezza posturale, poichè indossarlo consente di ricevere feedback costanti dal corpo, aiutando a riconoscere le cattive abitudini posturali
- Il miglioramento della fiducia in sè stessi data anche dal miglioramento dell’aspetto estetico
Svantaggi del raddrizzaspalle
Come abbiamo anticipato, però, il raddrizzaspalle ha alcuni vantaggi, ma ha anche alcuni svantaggi. Ed è per questo che deve essere prescritto da un professionista sanitario ed indossando seguendo le indicazioni che sono state date, altrimenti si può incorrere in potenziali effetti negativi!
Possiamo citare infatti:
- La dipendenza dal supporto esterno, che è uno dei principali svantaggi. Indossare costantemente il raddrizzaspalle senza lavorare parallelamente sulla forza muscolare e l’autonomia, infatti, può portare alla decondizionamento dei muscoli posturali e alla difficoltà nel mantenere una buona postura senza il suo supporto
- Le possibili irritazioni o lesioni alla pelle, ai muscoli o alle articolazioni dati da una eccessiva o errata vestibilità.
- Le limitazioni nell’attività fisica di movimento delle spalle e del tronco, che può essere problematico per coloro che praticano sport o attività che richiedono una vasta mobilità delle braccia
- Il rischio, in generale, di affidarsi esclusivamente al raddrizzaspalle senza ricordare che è uno strumento ausiliario e che la correzione della postura richiede anche esercizi posturali e stretching
Quindi il raddrizzaspalle ha più vantaggi o svantaggi?
Come sempre, per utilizzarlo nel modo migliore consigliamo di professionista sanitario per ottenere consigli personalizzati sull’utilizzo del raddrizzaspalle ma anche su come integrarne l’uso con altre pratiche che vadano ad agire sul corpo in modo attivo, così da raggiungere una postura corretta e un benessere generale.
Quando è appropriato indossare un raddrizzaspalle?
Abbiamo visto che il raddrizzaspalle ha, quindi, sia vantaggi che svantaggi.
Ci sono alcune situazioni in cui questo dispositivo ortopedico può essere consigliabile, come ad esempio l’utilizzo durante l’attività lavorativa, per evitare di sviluppare una postura scorretta. In questo modo, si avrà una riduzione della tensione sul collo, sulle spalle e sulla schiena.
Allo stesso modo può essere utile se si trascorrono molte ore seduti, ad esempio durante i viaggi in aereo o in treno, quando, a causa dell’affaticamento muscolare, potremmo iniziare a curvare in avanti le spalle.
Non solo attività statiche, ma anche sportive (anche molto diverse tra loro, come il sollevamento pesi o lo yoga) possono utilizzare il raddrizzaspalle per favorire l’allineamento corretto della colonna vertebrale e delle spalle, prevenire lesioni e migliorare le prestazioni riducendo la tensione e ottimizzando la meccanica del movimento.
Infine, dopo un infortunio o una condizione che ha influenzato la postura (come un incidente d’auto o una frattura delle vertebre), il raddrizzaspalle può essere consigliabile come parte del processo di riabilitazione.
Ribadiamo che, però, è consigliabile integrare l’uso del raddrizzaspalle con esercizi posturali e pratiche di stretching, per massimizzare i benefici ed evitare di dipenderne per mantenere la nostra postura corretta.
Esempi di esercizi e attività complementari per migliorare i risultati
Vediamo qualche esercizio specifico che può essere integrato all’utilizzo del raddrizzaspalle, tra quelli che mirano a rafforzare i muscoli posturali, migliorare la mobilità e consolidare i miglioramenti ottenuti grazie al suo utilizzo.
Alcuni esempio di esercizi di rinforzo dei muscoli della schiena possono essere il rematore, o l’estensione della schiena, mentre per il rinforzo dei muscoli delle spalle ci sono i sollevamenti laterali, o le tirate posteriori. Altri esercizi che possono aiutare a migliorare la tua postura sono quelli di mobilità, come lo stretching alle spalle.
Non entreremo nello specifico su quali esercizi fare, perchè questa decisione deve essere presa da un professionista, sulla base della tua situazione personale. Possiamo consigliarti di eseguire questi esercizi in modo controllato, ascoltando il tuo corpo, e ricordandoti che sono fondamentali per la tua postura. Come abbiamo detto, il raddrizzaspalle è uno strumento ausiliario, che va inserito all’interno di un piano più ampio!
Dove acquistare un raddrizzaspalle
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